Escursione nel Parco del Pollino

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Escursione nel Parco del Pollino

Un tour guidato a San Costantino Albanese

Siamo partiti di buon mattino per raggiungere la Valle del Sarmento e per conoscere da vicino il paese di San Costantino Albanese. Lungo la strada non abbiamo incrociato nemmeno una macchina, eravamo immersi nella natura, in un paesaggio fiabesco e incontaminato. La valle è desolata, il Sarmento è un piccolo torrente attraversato da alcuni viadotti. I paesi sono arroccati sulle montagne e bisogna salire molto per raggiungere San Costantino Albanese. Lasciamo la macchina vicino al campo sportivo, poco oltre incontriamo il municipio e il parco giochi comunale. Sul palazzo del municipio c’è scritto BASHKIA e sotto COMUNE. San Costantino Albanese è un paese Arbereshe che conserva orgogliosamente le sue origini e le sue tradizioni. Lungo la strada incontriamo alcuni murales che raccontano la storia del paese, dal mitico Skandelbelg fino ai Nusazit , pupazzi di cartapesta che esplodono durante la festa patronale.
Nella piazza del paese si erge la Chiesa Madre di rito ortodosso col suo campanile, all’esterno campeggiano gli affreschi dei Santi Pietro e Paolo e di San Costantino il Grande, protettore del paese.
L’interno della chiesa è uno scrigno di tesori d’arte, affreschi bellissimi di santi che ornano le pareti e il bema chiuso da una iconostasi che solitamente non lascia vedere l’altare. Si celebrava la festa di Sant’ Antonio da Padova ed è stato possibile vedere l’altare perché il bema era aperto. Al termine della funzione religiosa che abbiamo ascoltato in lingua arbereshe la processione ha accompagnato la statua del santo in giro per il paese tra botti di fuochi d’artificio. È stato bellissimo, un’esperienza indimenticabile che ti rimane nel cuore. Dopo la pausa caffè e il gelato al bar del paese riprendiamo la macchina per raggiungere il Rifugio Acquafredda immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale del Pollino.
Il Rifugio, immerso in un bosco di cerri, agrifogli e abeti bianchi con l’ingresso ornato da alberi di sambuco, è il luogo perfetto per rifocillarsi e riprendere le forze. Abbiamo degustato i piatti tradizionali della cucina locale preparati al momento dalla cuoca Filomena, antipasti di ogni tipo a base di peperoni, funghi freschi, formaggi e salumi, primi piatti con funghi e carne di cinghiale, arrosto misto, dolci tradizionali e liquori della casa. Dopo il pranzo è partita l’escursione per raggiungere le Timpe di Pietrasasso, pezzi di crosta oceanica portate in cima alle montagne dagli eventi tettonici che hanno provocato la formazione della catena appenninica. Il percorso prevede un tratto percorribile sia in macchina che a piedi di circa 3 km e un altro piccolo tratto di strada fino alle Timpe percorribile solamente a piedi di circa 1 km per un totale di 45 minuti di camminata. Noi, andando a piedi abbiamo potuto osservare da vicino la flora e la fauna del parco. Lungo la strada la natura cresce incontaminata dando spazio a diverse varietà di fiori. Abbiamo incontrato le fragoline di bosco, il giglio, la rosa canina, il cisto rosso, il pisello odoroso, diverse orchidee selvatiche, le ginestre odorose, una volpe, il nibbio reale e numerose farfalle colorate. La parte più bella del viaggio è stato vedere le Timpe di Pietrasasso che compaiono in lontananza all’improvviso e raggiungere la cima rocciosa della montagna per godere di una vista mozzafiato sulla vallata. Abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati da due bravissime guide turistiche Giovanni Ricciardi e Pina Radicchi che con la loro passione e la loro bravura ci hanno fatto innamorare di San Costantino Albanese, della cultura Arbereshe, del mitico Rifugio Acquafredda, delle Timpe di Pietrasasso e di tutto il Parco del Pollino. Grazie da tutti noi.

Antonella Rosito